Le porte blindate non sono tutte uguali: a seconda del grado di sicurezza che possono garantire di fronte ai tentativi di effrazione si dividono in ben 6 classi diverse. Esaminiamole una per una per capirne le caratteristiche!
I test di sicurezza
Le classi di sicurezza delle porte blindate sono stabilite dalla normativa Uni En 1627 e sono verificate tramite degli appositi test di sicurezza. Questi test valutano 3 fattori fondamentali di resistenza: il carico statico, quello dinamico e quello manuale.
Le 6 classi di sicurezza
Le classi di sicurezza sono numerate da 1 a 6, con un livello di resistenza crescente.
- Classe 1: resiste a tentativi di effrazione svolti solo con l’uso della forza fisica.
- Classe 2: sopporta l’utilizzo di semplici attrezzature come tenaglie e cacciaviti, tipiche dei ladri non troppo esperti.
- Classe 3: non teme il piede di porco, perciò assicura già un buon livello di protezione.
- Classe 4: resiste a tentativi di scasso energici, con l’utilizzo di strumenti come seghe, trapani, martelli e accette. Per questo motivo costituisce il livello di sicurezza di base per banche e gioiellerie.
- Classi 5 e 6: queste porte sono davvero estremamente sicure e perciò vengono utilizzate negli edifici ad alto rischio o che contengono beni di alto valore.
Quale classe di sicurezza scegliere?
Per una comune abitazione privata non è necessario utilizzare porte blindate di livello 5 o 6. L’ideale è orientarsi su una classe 3, che protegge in modo efficace; per le villette si può anche salire al livello 4, tenendo in considerazione anche il tasso di criminalità nella zona in cui si abita e il valore dei beni che si custodiscono in casa.
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